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Jacopo Biondi Santi

Le luci rosate delle antiche mura, custodi di vini pregiati, esaltate da una tecnica fotografica assimilabile alla pittura ad acquerello.

Jacopo Biondi Santi

La produzione di vini più vicini alle esigenze del mercato, senza però entrare in conflitto con l'immagine del Brunello di Montalcino, è il progetto che induce Jacopo Biondi Santi -ultima generazione della famiglia che ha inventato il Brunello - ad acquistare negli anni '90 la tenuta del Castello di Montepò, situata in Maremma a Sud di Grosseto. Jacopo Biondi Santi ha prodotto il Sassoalloro, una nuova interpretazione del Sangiovese, ricavato dalle stesse uve del Brunello, ma vinificate in modo innovativo, per creare un vino di immediata prontezza. Altri crus si sono susseguiti al primogenito, come lo Schidione, prima vendemmia nel 1993, il Cabernet Sauvignon e Merlot. Afferma Jacopo: "Il Brunello di Montalcino è nato da un'intuizione di mio bisnonno Ferruccio, il quale, prima di diventare viticoltore, aveva combattuto con Garibaldi a Bezzecca nel 1866, quando aveva appena 17 anni. Non era un conformista, aveva un temperamento libero e ribelle. E io spero di assomigliarli almeno un po' ".

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